Diritto e economia ritornino nelle scuole.

                          

 

Fabrizio Galimberti l'aveva anticipato, su "Il Sole 24 ore", il 9 novembre scorso con un titolo che non lasciava adito a dubbi: "Scuola italiana in stallo su economia e finanza".

Ora il MIUR ed il titolare del dicastero, Stefania Giannini, confermano che la consultazione su "La buona scuola" segnala la stessa evidenza.

La mancanza di cultura economica e finanziaria è un pesante fattore di handicap per le competenze di cittadinanza ed è  oggetto di ricerca negli Stati Uniti, in Germania e perfino  in Italia.

Se ne è occupata a suo tempo, da docente universitaria, anche Elsa Fornero.

L'educazione alla legalità senza la conoscenza delle leggi era il paradosso lasciatoci in eredità dalla Gelmini.

La consultazione segnala pure l'esigenza di inserire a scuola un discorso educativo che ponga le basi per un superamento della cultura della illegalità diffusa e della corruzione pervasiva.

L'aveva scritto, con illuminante lungimiranza qualche mese fa, su "Il Messagero", Paola Severino, ex ministro della Giustizia e non serviva anche "Mafia capitale" per capirlo.

Se i risultati della consultazione non sono un dato che meraviglia e se essa non è stata fatta con intenti demagogici, è ora che se ne traggano le conseguenze.

E' già stata elaborata, se c'è la volontà di dare corso ai cambiamenti analizzati con la consultazione su  "La buona scuola", la proposta di legge presentata dal sen. Ruta: la si calendarizzi e la si approvi rapidamente.